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Quando ci si trasferisce in Portogallo, il connazionale deve sapere che è tenuto assolvere ad alcuni adempimenti.

Di norma, i singoli adempimenti da attuare non comportano grandi difficoltà se si conosce bene l’iter da seguire ma, ogni tanto, qualcuno dimentica qualche passaggio o non è a conoscenza di alcune buoni prassi da seguire. 

Spesso ci vengono poste domande in merito alla possibilità di guidare con patente italiana in Portogallo. Obiettivo di questo articolo, dunque, è quella di fornire maggiori informazioni sulla validità della patente italiana in Portogallo.

A fornirci le risposte corrette è il sito dell’Instituto da Mobilidade e dos Transportes (IMT, I.P.) che chiarisce in modo inequivocabile i nostri dubbi. Ma, veniamo a noi.

Si, certamente. Le patenti emesse dai Paesi aderenti all’Unione Europea o dai Paesi aderenti allo Spazio Economico Europeo (Norvegia, Islanda e Liechtenstein) sono regolarmente accettate ed è possibile guidare fino alla data di scadenza indicata nel titolo.

No, se sei residente in Italia non è necessario effettuare alcuna registrazione.

Si, chi ha trasferito la propria residenza in Portogallo, entro 60 giorni è tenuto a registrare la propria patente presso l’IMT competente. Ciò è valido anche per i cosiddetti Residenti non Abituali che, per legge – al di là della nomenclatura – sono a tutti gli effetti residenti in territorio portoghese.

Se residente da oltre 60 giorni è possibile che, durante un controllo di polizia, gli agenti possano elevare delle sanzioni.

Al fine di evitare assembramenti dal 1° ottobre 2020, è possibile registrare la patente italiana in Portogallo con una procedura da espletare completamente online.

Il sito ufficiale descrive la seguente procedura:

  • Compilare il modulo preposto e sottoscriverlo;
  • Digitalizzare i seguenti documenti: carta d’identità o passaporto in corso di validità, Certificado de Registo para Cidadao da UE e patente;
  • Inviare il modulo e copia digitale dei documenti sopra indicati all’indirizzo e-mail [email protected]

  • Allegare alla richiesta il certificato medico elettronico.

La registrazione è totalmente gratuita. In caso di furto o smarrimento della patente italiana in territorio portoghese, la procedura permette la conversione in patente portoghese tramite l’esibizione di un’attestazione di furto o smarrimento da parte dell’ente competente che ha emesso il titolo.

I regolamenti stabiliscono che il rinnovo debba essere effettuato presso il Paese in cui il soggetto ha trasferito la propria residenza. In risposta al quesito, sarai tenuto a richiedere la conversione della patente italiana in patente portoghese.

Questo processo, in passato, faceva storcere un po’ il naso a molti connazionali in quanto, presso le sedi distaccate dell’IMT era frequente trovare molta gente in fila e, non di rado, l’attesa risultava piuttosto lunga.

Al momento, l’Istituto è aperto al pubblico su appuntamento, pertanto è necessario richiedere un appuntamento inviando una e-mail all’indirizzo [email protected] rispettando le seguenti operazioni:

  • Effettuare una visita medica. Il certificato medico elettronico sarà automaticamente trasmesso all’IMT. Il prezzo oscilla tra 25 3 35 euro;
  • Compilare e sottoscrivere il modulo preposto, disponibile in doppia lingua, portoghese ed inglese;
  • Digitalizzare i seguenti documenti: carta d’identità o passaporto in corso di validità, Certificado de Registo para Cidadao da UE, patente.

I possessori di patenti appartenenti alla categoria C/D/E sono tenuti ad avere una valutazione psicologica positiva rilasciata da opportuno professionista.

Trasmessa elettronicamente la documentazione, riceverai via e-mail un bollettino da pagare di importo uguale a 30,00 € con le indicazioni da rispettare in caso di appuntamento presenziale, funzionale alla raccolta dei dati biometrici presso la sede più vicina dell’IMT.

Completata la procedura, riceverai la patente portoghese con raccomandata all’indirizzo di residenza indicato nei moduli in fase di registrazione.

Semplice, no? Ti serve assistenza per queste procedure? Contattaci utilizzando il modulo presente in questo articolo oppure scrivici a [email protected]

4 risposte

  1. Sono residente non abituale in Portogallo da circa due anni, da poco ho inoltrato richiesta di autorizzazione e integrazione di documentazione alle autorità portoghesi sono in attesa di risposta.
    Posso guidare auto intestata a mia moglie residente in italia?
    Se no, cosa rischio ?

    1. Buon pomeriggio Sig. Costagli, se risiede ufficialmente in Portogallo, può guidare solo automobili con targa portoghese, diversamente potrebbe incorrere in una sanzione amministrativa.

  2. Se da residente non abituale in Portogallo (risiedente AIRE Portogallo) io volessi guidare IN PORTOGALLO l’auto di mia moglie sono d’accordo che non è possibile per le normative portoghesi (anche se ritengo non in linea con il concetto di normative comuni in tutta Europa). Ma se io rientro momentaneamente in Italia POSSO GUIDARE tranquillamente l’auto intestata a mia moglie come confermato da ACI di due regioni (Piemonte e Liguria) e contrariamente a quanto affermato da molte persone qui in Portogallo. L’articolo 135 del codice della strada (Italiano) regola esclusivamente i possessori di patente provenienti da Nazioni extra comunità europea e comunque anche per loro è possibile guidare a patto di non essere residenti da almeno 1 anno in Italia

  3. Sono residente non abituale in portogallo la patente italiana ci scade tra 2 anni quando torno in Italia posso guidare ancora la mia macchina è intestata a mio nome grazie