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TRASFERIRSI Ad atene e dintorni
Stai maturando l’idea di un trasferimento in Grecia da pensionato, ma non hai ancora identificato il luogo in cui prendere casa in affitto? Ti aiutiamo noi. In questa pagina infatti, troverai preziose infomazioni ed itinerari della zona di Atene e dintorni: la miglior scelta in cui abitare se desideri risiedere vicino ai principali servizi come per esempio l’aeroporto, ma non vuoi precluderti la possibilità di poter godere della pace e della tranquillità dei paesini limitrofi alla Capitale che – ti assicuriamo – sapranno regalarti grandi soddisfazioni. Ritroverai quindi l’atmosfera insulare, propria delle vicine Cicladi, fatta di belle spiagge e mare cristallino, senza il turismo forsennato che queste isole richiamano, ma anzi conoscerai il rifugio estivo del fine settimana dei lavoratori ateniesi. Se non ti abbiamo ancora convinto, prosegui nella lettura: scoprirai molti altri motivi per trasferirsi ad Atene e dintorni.
- DA NON PERDERE:
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la città di ATENE
Difficile per noi poter riassumere in qualche riga la grandezza della città più antica del mondo, ma cercheremo di farlo con l’obiettivo di indirizzarti nel migliore dei modi nella possibile scelta di un trasferimento ad Atene.
Diciamolo subito, come tutte le capitali europee non è una città facile in cui vivere abitualmente, in quanto si trascina dietro le problematiche delle grandi metropoli: il traffico fra tutti.
Già, chi è stato ad Atene, ma soprattutto chi ci è stato in auto, conosce bene il problema della circolazione, nonchè quello dei parcheggi – molto difficili da trovare.
Anticipato questo “piccolo” problema, Atene è sicuramente una città dinamica e in costante sviluppo, basti pensare che i Giochi Olimpici del 2004 ne hanno favorito la ristrutturazione, nonchè il completamento di lavori infrastrutturali da tempo abbandonati. Oltre a ciò, è una città ricca di stimoli culturali, culla della civiltà antica di cui è espressione l’Acropoli (città alta) con il suo Partenone che fa da sfondo ad una città in costante movimento.
Ma veniamo al punto: trasferirsi ad Atene da pensionato è una scelta intelligente? La risposta è “dipende”. Molti fattori soggettivi influiscono sulla scelta.
Atene è una città grande e per questo “viva”, di certo qui non ci si annoierebbe facilmente e vi si trovano i principali servizi: aeroporto, porto, ospedali per citare i più importanti. Ma è pur sempre una città da quasi quattro milioni di persone, dove l’autenticità greca un po’ si perde. Che fare allora? Beh, optare per un buon compromesso: i dintorni di Atene e le cittadine costiere dell’Attica.
La zona costiera che si sviluppa dal porto di Atene – il Pireo – fino ad Akra Sounion (la punta peninsulare più a sud dell’Attica) è chiamata costa di Apollo, ribattezzata anche “balcone dell’Egeo”, ed è frastagliata da piccole baie annidate tra promontori e spiagge sabbiose, rifugio anti-stress degli ateniesi. Le cittadine di rilievo in questa zona sono Glyfada e Voula.
A mano a mano, che ci si allontana da Atene proseguendo verso sud, i centri balneari si fanno sempre più tranquilli, fino a Capo Sounion dove si erge imponente il tempio di Poseidone. La cittadina è famosa per i suoi tramonti mozzafiato sul mar Egeo, tant’è che spesso gli stessi ateniesi giungono qui per sorseggiare un drink vista mare. A far compagnia ad Akra Sounion, non lontano, c’è Kea, una delle isole più piccole delle Cicladi.
Partendo da Akra Sounion e proseguendo verso nord, si inizia a percorrere la costa orientale dell’Attica. Prima tappa è Lavrion, una cittadina poco fiorente ma a cui Atene deve tutto. Le miniere d’argento qui presenti infatti, finanziarono la costruzione dell’Atene di Pericle, nonché delle flotte che sconfissero i Persiani e che consacrarono la Grecia come potenza marittima.
Proseguendo lungo la costa, troviamo Porto Rafti, cittadina vivace grazie ai ristoranti ed i bar che attirano un gran numero di visitatori soprattutto nel weekend, con uno dei porti più belli della Grecia. Poco distante, in mezzo al mare, troviamo l’isola di Rafti in cui si trova la statua in marmo di una donna senza un braccio, conosciuta come “la sarta” (in greco “rafti” appunto), in quanto si crede che un tempo tenesse nelle mani delle forbici. Proseguiamo poi in direzione di Markopoulon, allontanadoci per un attimo dalla costa. La città è famosa per il pane, molto rinomato, nonché perché qui si può davvero assaporare l’essenza del cibo greco. Proseguendo ancora più verso ovest, menzioniamo Koropi, nota per la coltivazione intensiva di uva e soprattutto per la produzione del retsina, tipico vino bianco greco dall’aroma di resina di pino.
Saltiamo per un momento la città di Vravron, di cui parleremo successivamente, ed arriviamo nella splendida Rafina. Di rilievo qui è indubbiamente il porto, aumentato in grandezza ed importanza da quando è stato ultimato il nuovo aeroporto nelle vicinanze. Da qui è molto comodo potersi recare nelle isole greche, rotte che prima erano appannaggio solo del Pireo. Il porto, deliziosamente pittoresco, ha acquistato fascino con la crescente apertura di ristoranti di pesce con terrazza sul tetto, la cui vista è incantevole.
Non dimentichiamo che anche qui non mancano spiagge attrezzate, la possibilità di poter fare sport ed hotel per tutte le tasche.
La città di Maratona, più famosa forse per la corsa di 42 km in cui gli sportivi di tutto il mondo si cimentano tutt’oggi, presenta un curioso tumulo sepolcrale alto 10 metri con una circonferenza di 180 metri, sotto il quale vennero sepolti i soldati caduti nell’omonima battaglia. A questo proposito, la cittadina ospita il Museo Archeologico che espone oggetti ritrovati sul campo di guerra. La cittadina in se è abbastanza ordinaria, ma dirigendosi verso ovest vi troverete ad ammirare il Lago di Maratona, che deve la sua esistenza ad una diga in marmo che serve per contenere le acque che sorgono dal Monte Parnitha: fino agli anni Cinquanta è stata la maggiore risorsa d’acqua di tutta Atene. Anche in questa zona, se senti la voglia di prendere un po’ di sole e farti un bel bagno, le spiaggette non mancano e le migliori si trovano a Skhinias.
Pur trovandosi nella costa orientale dell’Attica, abbiamo voluto dedicare uno spazio esclusivo a queste due cittadine, Rhamnus e Vravron, che secondo noi meritano un piccolo approfondimento a parte.
Il sito storico dell’antica Rhamnus è uno dei più distanti, e per questo motivo uno dei più affascinanti della regione dell’Attica. I visitatori non sono moltissimi a causa della difficoltà che si incontra nel poterlo raggiungere, infatti non è ben collegato ad Atene ed i mezzi pubblici non fanno molte tratte giornaliere per poter condurre qui i turisti. Il sito è aperto dal 1975 e solo una piccola porzione è accessibile al pubblico. Le rovine di Rhamnus sono circondate da una folta vegetazione che le rende davvero affascinanti. Il nome deriva da un arbusto spinoso che cresce in questa zona, chiamato “ramnous”. In questi luoghi veniva adorata la dea Nemesi, di cui si può ammirarne ancora il tempio.
La storia del sito archeologico di Vravron è affascinante, e ruota attorno al tempio di Artemide, di cui oggi rimangono solo le fondamenta. Si racconta infatti che Ifigenia, figlia di Agamennone, venne ritenuta responsabile dei venti che impedivano alle navi greche di salpare verso Troia. Il vento era la punizione per l’uccisione di uno degli animali ritenuti sacri da Artemide. Agamennone quindi decise di sacrificare la figlia sull’altare di Artemide a Vravron, così da poter far salpare le navi. Dopo un’inondazione che colpì la cittadina nel IV secolo, furono messe in atto le opere per ricostruirla. Ma solo dopo il 1946 iniziarono i veri propri scavi che portarono alla luce i resti di un tempio, chiamato il “Partenone degli Orsi”. Nella zona però, si sta ancora lavorando per scoprire ulteriori tracce di una città perduta: un ginnasio, scuderie ed altri edifici. Insomma, un sito archeologico di notevoli dimensioni che vale la pena di scoprire.
CURIOSITÁ
LA PIANA DI MARATONA

Fonte: National Geographic
Nel 490 a.C. gli ateniesi subirono l’attacco e la forza soverchiante dell’esercito persiano che sbarcò qui, per scagliarsi contro i greci sulla piana di Maratona. La popolazione ateniese sapeva che il destino dei soldati si sarebbe deciso sulle pianure dell’Attica e aspettava ansiosa notizie della battaglia. Gli ateniesi combatterono strenuamente, sconfiggendo i nemici. La notizia dell’eccezionale trionfo fu portata ad Atene da uno dei soldati, Fidippide, che corse da Maratona all’Acropoli con tutta l’armatura addosso. Dopo aver riferito gli eventi, morì sul posto per la fatica. L’odierna corsa, lunga 42,195 km, ricorda il coraggioso gesto ed ogni ottobre si tiene la Maratona Internazionale di Atene lungo la strada percorsa dal soldato che termina presso lo stadio panatenaico.
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