TRASFERIRSI IN TUNISIA in pensione

ti ritrovi in una di queste categorie?

• hai pagato per tutta la vita e come altri pensionati italiani, ritieni l’imposizione fiscale italiana troppo alta e desideri poterti permettere qualche sfizio in più;

• la tua pensione in Italia non ti permette di far fronte alle spese correnti con serenità;


• vuoi rifarti una nuova vita all’estero, cercando nuove opportunità;

4 buoni motivi
per trasferirsi in TUNISIA

CLIMA

Se non ami le basse temperature, la Tunisia è il Paese perfetto. Qui infatti il caldo non manca e l'inverno è mite.

VICINANZA
ALL'ITALIA

Se stai pensando di trasferirti in Tunisia, devi considerare che la sua vicinanza con l'Italia, faciliterà i tuoi spostamenti.

BASSO COSTO
DELLA VITA

Il basso costo della vita in Tunisia unito alla pensione lorda italiana, ti permetterà di vivere al meglio.

BENEFICI
EX INPDAP

Dai benefici fiscali in Tunisia non sono esclusi i pensionati pubblici ex INPDAP, che qui possono godere di un'ottima tassazione.

Cosa bisogna sapere prima di
trasferirsi in TUNISIA?

Programmare i prossimi anni di vita in un Paese diverso dall’Italia, non di rado può generare ansia, stress e frustrazione. Ed è del tutto normale e fisiologico, soprattutto se si guarda all’ignoto.

Spesso però, queste sensazioni negative possono essere addolcite, ridotte o addirittura eliminate del tutto quando alla base del trasferimento all’estero è stato fatto un importante lavoro di raccolta d’informazioni.

Per accompagnarti in questo iter, abbiamo cercato fornirti un quadro informativo che fosse il più ampio e variegato possibile. Dunque, se stai considerando l’idea di trasferirti in Tunisia, mettiti comodo ed approfondisci la lettura di queste informazioni che riteniamo utili, ben prima di organizzare valige e partire alla volta della Tunisia.

LA NORMATIVA

Da ormai quasi un decennio che osserviamo tanti pensionati italiani in “fuga” in Tunisia, in Grecia ed in Portogallo.

Alla base della richiesta del trasferimento all’estero, c’è sempre un’insoddisfazione di sorta: malgoverno, alto costo della vita, la difficoltà ad “arrivare a fine mese” ed in genere, una volontà di avere una maggiore disponibilità economica. Beh, buona parte di questi problemi, potrebbero venir meno una volta presa la decisione di vivere in Tunisia, come tanti altri pensionati italiani che hanno deciso di mollare gli ormeggi e lasciare il Belpaese.

La costante svalutazione del dinaro (TND), la moneta tunisina, permette una sostanziale rivalutazione delle pensioni italiane, ma oltre al basso costo della vita, alla base della convenienza del trasferimento c’è una normativa che analizzeremo nel seguito e che permette di fatto di pagare meno tasse sulla pensione italiana.  

Convenzione di non doppia imposizione tra Italia e Tunisia

Convenzione di non doppia imposizione tra Italia e Tunisia

L’Italia ha stipulato con numerosi Paesi esteri, tra cui anche la Tunisia, convenzioni bilaterali per evitare le doppie imposizioni sul reddito e sul patrimonio. Scopo degli accordi tra i Paesi è ripartire correttamente il potere impositivo fra i due Stati contraenti, regolamentando il trattamento fiscale delle singole categorie di reddito.

Scopo della Convenzione bilaterale tra la Repubblica Tunisia e la Repubblica Italiana è evitare che il contribuente venga assoggettato più volte al pagamento di un’imposta per la medesima manifestazione di reddito.

Per i titolari di pensione italiana che trasferiscono la propria residenza in Tunisia, l’accordo tra i due Paesi prevede che sia unicamente lo stato tunisino a tassare la pensione italiana. Ciò vale indipendentemente dalla pensione percepita. Infatti, a differenza di come avviene per i pensionati pubblici in Portogallo o i pensionati pubblici in Grecia, per semplificazione chiamati anche “Ex INPDAP”, in Tunisia anche i titolari di pensione maturata alle dipendenze della pubblica amministrazione sono esportabili al lordo, cioè senza trattenute sulla pensione.
Per cui, se sei tra la schiera di ex dipendenti pubblici (forze dell’ordine, insegnanti statali, medici ospedalieri, dipendenti comunali/regionali/statali/) sappi che la tua pensione in caso di trasferimento in Tunisia, non sarà tassata alla fonte, come avviene invece in forza degli accordi presi con altri Paesi, come anticipato poco sopra.

Questo aspetto è particolarmente vantaggioso e mentre ti spieghiamo il perché, introduciamo anche il secondo elemento normativo da tenere in considerazione.

Nel dettaglio, l’articolo 35 della legge finanziaria tunisina n. 85 del 25 dicembre 2006 (da ora in poi legge finanziaria del 2007) ha previsto una modifica dell’articolo 37 del Codice delle Imposte (l’equivalente nostro Testo Unico delle imposte sui redditi) prevedendo un abbattimento dell’imponibile lordo sulle pensioni e rendite vitalizie percepite all’estero pari all’80%.

Hai capito bene. L’80% della tua pensione sarà completamente esente dal pagamento delle imposte. Sarai tenuto al pagamento delle imposte solo sul rimanente 20%.

Ecco svelato uno dei principali motivi per cui il trasferimento in Tunisia è particolarmente vantaggioso; infatti, è evidente il risparmio fiscale che si può ottenere trasferendo la propria residenza.

Le imposte in Tunisia sulla pensione italiana: come calcolarle?

Come avrai avuto modo di leggere nel paragrafo precedente, 80% lordo della pensione viene esentato ma, come viene tassato il rimanente 20%?

Bene, il regime fiscale tunisino ha previsto delle aliquote progressive a scaglioni così articolate:

Aliquote di tassazione in Tunisia

Aliquote applicate sul 20% imponibile lordo
ScaglioniAliquota progressivaPercentuale %
Inferiore a 5.000,00 TNDInferiore a 1520,00 €0%
Da 5.000,01 a 20.000,00 TNDDa 1.516,61 a 6.066,42 €26%
Da 20.000,01 a 30.000,00 TNDDa 6.066,43 a 9.099,62 €28%
Da 30.000,01 a 50.000,00 TNDDa 9.100,00 a 15.166,04 €32%
Oltre 50.000,00 TNDSuperiore a 15.166,05 €35%

Dati aggiornati al cambio di € 1,00 = 3,30 TND
Fonte: Studio Expatria – © 2021

Inoltre, oltre all’abbattimento dell’80% dall’imponibile, è previsto in sede di dichiarazione dei redditi la possibilità di detrarre alcune spese.

Come reperire le risorse economiche per trasferirsi in Tunisia?

Prima di poter ottenere i benefici fiscali in Tunisia, bisogna investire parte delle proprie risorse economiche per programmare al meglio il trasferimento senza commettere errori grossolani che potrebbero precluderti l’opportunità di iniziare una nuova vita all’estero.

Se ti sei già approcciato in passato al trasferimento in un nuovo Paese o stai considerando questa possibilità proprio in questo momento, saprai che dovrai calcolare bene il budget a tua disposizione che ti servirà non solo per affidare la tua pratica di trasferimento ad un professionista, ma anche per anticipare le spese di locazione di un immobile, nonchè le spese di viaggio.

Non tutti i connazionali vogliono privarsi di una determinata somma da pagare nel breve periodo, pertanto si rivolgono agli intermediari finanziari per richiedere un prestito. 

Qual è il prestito migliore per un pensionato che si trasferisce all’estero?

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Se stai pensando di lasciare l’Italia e vuoi richiedere un prestito per il trasferimento in Tunisia, ti consigliamo di visitare il sito wowcredit.it, i professionisti nella Cessione del Quinto per i pensionati e nel nostro caso della Cessione del Quinto per i pensionati in Tunisia.

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Le regole da rispettare per il trasferimento in Tunisia

Fermo restando la naturale esigenza di:

  • Affittare/acquistare casa in Tunisia;
  • Intestare le utenze
  • Richiedere il permesso di soggiorno;
  • Trasferire la residenza fiscale;
  • Provvedere all’iscrizione Aire;

Di seguito vogliamo fornirti ulteriori dettagli in ordine alla normativa da rispettare se sei residente all’estero.

Infatti, prima di trasferirsi in Tunisia, è necessario comprendere a fondo la normativa che regola il trasferimento all’estero. Di seguito infatti approfondiamo gli aspetti riguardanti la residenza fiscale e di che cosa comporta essere iscritti all’AIRE.

La disciplina cardine è da rintracciarsi all’Art.2 del DPR 22 dicembre 1986, n. 917, meglio conosciuto come Testo Unico delle Imposte sui Redditi, il quale prevede, nel caso di specie, i requisiti per i soggetti imponibili nello Stato italiano:

“Ai fini delle imposte sui redditi si considerano residenti le persone che per la maggior parte del periodo di imposta sono iscritte nelle anagrafi della popolazione residente o hanno nel territorio dello Stato il domicilio o la residenza ai sensi del Codice civile […]”.

Dalla lettura dell’articolo, ricaviamo dunque quali requisiti deve possedere e mantenere un soggetto residente fiscalmente all’estero, avvertendo che sarà considerato sufficiente il verificarsi di uno dei presupposti per essere considerati “soggetti passivi d’imposta” e tenuti al pagamento del tributo in Italia.

Dunque, per essere considerati imponibili fiscalmente In Tunisia oltre a quanto imposto dalla normativa ellenica, è necessario soddisfare i seguenti requisiti:

L’interessato deve essere cancellato per la maggior parte del periodo d’imposta dall’Anagrafe della popolazione residente in Italia (ANPR), e provvedere, contestualmente, alla propria iscrizione Aire.

Non deve avere per il maggior periodo d’imposta il domicilio in Italia, inteso come luogo in cui una persona ha posto la sede principale dei propri interessi o affari.

Per il maggior periodo d’imposta non deve dimorare in Italia.

Dove vivono i pensionati italiani in TUNISIA?

Scopri la zona più adatta a te:

Trasferirsi in Tunisia da pensionato

HAMMAMET

Hammamet

Hammamet si trova vicino a Tunisi (a soli 60 km di distanza) ed a sud est di Cap Bon, nel distretto di Nabeul.
Oggi Hammamet, con una popolazione di circa 50.000 abitanti, è un affascinante e trafficato porto di pescatori e una rinomata località turistica. La città è nota per il gelsomino.
È inoltre il centro culturale della zona e mescola un ricco passato storico con un presente vivace.
A causa degli aspetti orientali, come il mare e la Kasbah (tradizionale fortezza e città con moschea, “hammam”, “suq” e forni), Hammamet è un importante centro turistico nella provincia del centro e nord della Tunisia.

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TUNISI

Tunisi

Tunisi, in arabo Tūnis o Tūnus, è la capitale ed anche la città più grande della Tunisia, situata sulla costa nordafricana, tra i bacini occidentale e orientale del Mar Mediterraneo.

L’agricoltura rimane una delle principali fonti di reddito. Olivi e cereali sono le colture preponderanti. I manufatti includono tessuti e abbigliamento, tappeti e strutture edilizie in cemento e metallo. Sono presenti anche industrie chimiche, metallurgiche, meccaniche, elettriche e officine ferroviarie. Il turismo riveste una particolare importanza economica. L’aeroporto internazionale di Al-Uwaynah e l’aeroporto internazionale di Tunisi-Cartagine si trovano a nord-est della città.

Tunisi ha due centri culturali e un teatro utilizzato da gruppi teatrali internazionali. Tra le attrazioni della città ci sono le sue terme,  le alture di Sīdī-Bū Saʿīd, l’esotismo dei suoi mercati e la moschea di Al-Zaytūnah, il monumento più antico e venerato di Tunisi. 

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MONASTIR

Monastir

Monastir, scritto anche Al-Munastīr, è una città della Tunisia orientale. Si trova sulla punta di una piccola penisola che si protende nel Mar Mediterraneo tra il Golfo di Hammamet e la Baia di Al-Munastīr. Le rovine, un insediamento fenicio e romano, si trovano a circa 5 km a ovest della città. Monastir è ora un porto e, con l’adiacente Ṣaqānis (Skanes), forma un complesso balneare alla moda servito da un aeroporto internazionale

Le sue industrie includono la macinazione tessile (soprattutto la lana) e la produzione di sale, sapone e olio d’oliva. La città ha una famosa ribāṭ (monastero-fortezza), fondata nel 180 d.C. a cui deve il nome ed è sede di  diverse antiche moschee. 

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SOUSSE

Sousse

Sousse ha più di 220.000 abitanti ed è la terza città più grande della Repubblica di Tunisia. Sousse non è solo il centro geografico, ma anche economico e culturale della regione del Sahel ed è facilmente raggiungibile attraverso il vicino aeroporto internazionale di Monastir. Ha un’università ed è un importante porto peschereccio e commerciale. Oltre all’olio d’oliva, il più importante prodotto di esportazione della Tunisia, vengono spediti da qui anche sale, datteri, fosfati, cellulosa e carta.

Il successo economico ha cambiato il paesaggio urbano negli ultimi anni. Nascono moderni quartieri che si fondono direttamente in estesi uliveti. Ma grazie alle sue antiche origini, Sousse offre anche un grande e ben conservato centro storico del IX secolo, la Medina, circondato da magnifiche mura e sede di un notevole museo archeologico e il souk, un mercato orientale con molti vicoli stretti, in parte coperti.

Inoltre, Sousse è una rinomata località balneare. I turisti possono nuotare nel Mediterraneo quasi tutto l’anno.

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DJERBA

Djerba

Djerba è un’isola situata nel Golfo di Gabes, sul Mar Mediterraneo, al largo della terraferma tunisina, alla quale è collegata da una strada rialzata lunga quasi 6 km. L’isola di Djerba è lunga circa 27 km per 26 km di larghezza. L’isola era nota agli antichi geografi come la “terra dei mangiatori di loto” e fu originariamente colonizzata dai romani. Dopo essere stata conquistata dagli arabi nel 655 e resa dipendente da Tunisi e Kairouan (Al-Qayrawān), passò avanti e indietro tra il controllo siciliano, normanno e hafṣid dal XII al XV secolo. Dopo diversi tentativi infruttuosi da parte degli spagnoli di conquistare l’isola nel XVI secolo, passò sotto il controllo ottomano fino all’arrivo dei francesi alla fine del XIX secolo.

L’isola di Djerba, ora parte della Tunisia, è nota per i suoi frutteti (soprattutto datteri e olive), la pesca (spugne e ostriche), la lana, le coperte e le ceramiche.

Le sue belle spiagge e l’aeroporto internazionale l’hanno resa anche una rinomata località turistica. Hawmat al-Sūq è la città principale ed il principale centro del mercato, mentre Ajīm è il porto principale. La popolazione è perlopiù di origine amazigh (berbera), ma è presente anche una parte della comunità ebraica un. Una piccola parte della popolazione appartiene alla setta kharigita dell’Islam.

Quanto costa affittare casa in Tunisia?

Per chi proviene dalle grandi città italiane, dove gli affitti sono molto salati, affittare casa in Tunisia, sarà un quasi un gioco da ragazzi. Non perché manchi la burocrazia, tutt’altro. Ma perché le soluzioni abitative sono particolarmente economiche. O meglio, lo sono per chi percepisce una pensione italiana in euro.

Facciamo qualche esempio pratico:

Ad Hammamet, dove vivono moltissimi pensionati italiani, è possibile affittare un appartamento di circa 50 mq2 a partire da 500 dinari tunisini (TND) che, al cambio attuale, equivalgono a poco più di 166 euro. In generale, per un appartamento di una o due camere, è opportuno avere un budget che oscilla tra 200 o 300 euro per locare un’unità immobiliare decorosa.

Invece, se si vuole affittare una maison o una villetta indipendente è opportuno avere un budget non inferiore a 1000 – 1100 dinari tunisini ovvero, con prezzi a partire da poco più di 300 euro circa.

Ora, fermatevi un momento e chiedetevi: quante località italiane possono vantare prezzi così bassi?

Parallelamente al prezzo degli immobili, anche le utenze hanno un costo sensibilmente più basso. il che ci porta dritti a parlare del prossimo argomento. 

Quanto serve per vivere in Tunisia?

Questa è una domanda che ci rivolgete in molti!
Trasferirsi in un altro Paese e ricercare l’economicità allo stesso tempo, non è cosa agevole. Infatti, un trasferimento implica diversi costi che, di norma, non devi sostenere se vivi in Italia:

  • Viaggi esplorativi;
  • Il disbrigo pratiche;
  • Viaggi da e per l’Italia;
  • La stipula di contratto di locazione ed il versamento della caparra, oltre al canone di locazione;
  • Duplicazione di costi per le utenze, se hai casa anche in Italia;
  • Oneri per bonifici da e per l’area Sepa.

Inevitabilmente, queste voci di costo, possono limitare completamente la tua capacità di accumulo del denaro ed erodere completamente il vantaggio di percepire la pensione lorda (cioè, senza le trattenute IRPEF) all’estero.

Pertanto, prima di decidere di vivere in Tunisia, o in generale, all’estero, è opportuno programmare con buona precisione le spese che affronterai, conoscendo i mezzi a disposizione. Che tu sia in procinto di trasferirti in Tunisia, o che tu sia già residente all’estero, se hai l’esigenza di liquidità, sappi che puoi richiedere un prestito per residenti all’estero, tramite la cessione del quinto. 

Premessi questi aspetti, è il caso di illustrare alcune voci di spesa comune e fare una panoramica generale e, infine, concludere con la domanda posta ad inizio del paragrafo: quanto serve per vivere in Tunisia?

Facciamo qualche esempio di prezzi al consumo, poi tirerete voi le somme:

  • Benzina: prezzo per litro = 2,1 TDN ovvero, 65 cent al litro
  • Affitto di un appartamento: 500 TDN ovvero, meno di 200,00 euro
  • Affitto di una villa: prezzi a partire da 300 euro
  • Spesa al supermercato: difficilmente per una coppia si superano 150 TDN, ovvero 45 euro
  • Spesa al mercato per frutta e verdura: decisamente meno cara
  • Al mercato del pesce (prezzi al kg): Orate 15 TDN – Seppie 20 -25 TDN – Calamari 30 – 35 TDN

Tirando un po’ le somme e tenendo in considerazione i costi dei viaggi di andata e ritorno per l’Italia, senza fare spese folli, e con il vantaggio del Dinaro tunisino in costante svalutazione, è possibile dire che con una pensione di 1000,00 euro lordi in Tunisia si vive bene.

Come arrivare in Tunisia dall'Italia

Raggiungere il Paese nordafricano dall’Italia non è particolarmente difficile. Le brevi distanze e l’accesso diretto al Mediterraneo semplificano molto i collegamenti. I principali modi per raggiungere la Tunisia dall’Italia sono essenzialmente due: il primo ed anche il più immediato è un collegamento aereo diretto. Il secondo, un traghetto per la Tunisia. Vediamo alcuni pro e contro e quali collegamenti diretti ci sono dall’Italia.

Voli diretti per la Tunisia

Con discreta frequenza e dalla breve durata (circa un’ora e mezzo di volo, in media da Roma Fiumicino), partono voli diretti per l’aeroporto internazionale Tunisi-Cartagine dalle località di:

  • Roma
  • Milano
  • Bologna
  • Napoli
  • Venezia
  • Palermo

I voli diretti sono operati, al momento in cui scriviamo questo articolo, dalla compagnia Alitalia e TunisAir

I prezzi sono essenzialmente economici, quasi al pari dei prezzi operati dalle compagnie lowcost. I collegamenti sono giornalieri da Roma. In bassa stagione, invece, può non esserci grande disponibilità di collegamenti da Bologna, Napoli, Venezia, Palermo.

Traghetti per la Tunisia

Come anticipato, per chi volesse viaggiare con auto, camper o, in generale mezzi privati, può prendere in considerazione l’idea di prendere un traghetto per il porto di Tunisi. Inevitabilmente, è richiesta maggiore disponibilità di tempo, ma è possibile godere di molti confort durante la navigazione per il Mediterraneo.

I traghetti sono in partenza dai porti di:

  • Genova
  • Civitavecchia
  • Salerno
  • Palermo

Il vantaggio di prendere il traghetto alla volta della Tunisia permette di portare con sé maggiori effetti personali, elemento molto utile se stai considerando di trasferirti in Tunisia, oppure se hai intenzione di fare un giro turistico on the road per la Tunisia.

Il tempo di percorrenza, in media, è inevitabilmente più elevato tanto più è distante il porto di partenza, così come il costo del biglietto che, non di rado, può superare il costo della tratta aerea, soprattutto nel periodo di alta stagione.

Facciamo un esempio:

  • Traghetto in partenza dal porto di Civitavecchia al porto di Tunisi > Percorrenza 28 ore, posto in poltrona tra 45 ed i 70 euro, mentre il costo in cabina da 80 a 110 euro, più eventuale imbarco auto.  

I prezzi sono stati rilevati facendo una media dei prezzi dei traghetti in partenza nei mesi di settembre/ottobre dalle compagnie GNV e Grimaldi Lines. 

Apertura di un conto corrente in Tunisia

Se hai deciso di trasferire la residenza nella Repubblica Tunisina e vivere in questo meraviglioso Paese, devi sapere che avrai l’esigenza di aprire un conto corrente in Tunisia dove poter canalizzare la pensione. Di seguito ti indichiamo dei punti focali che ti servirà approfondire per aprire un conto corrente in Tunisia. Se vuoi approfondire uno o più tematiche riportate qui sotto, contattaci utilizzando il modulo che troverai alla fine di questa pagina.

  • Quali documenti servono per aprire un conto corrente;
  • Quale banca scegliere in Tunisia;
  • Costo dei bonifici internazionali;
  • I tempi di accredito delle somme, tra cui la pensione;
  • Differenza tra conto corrente in Dinari convertibili e conto corrente in euro in Tunisia;
  • Versamento di contanti;
  • Informazioni utili e prassi comune.

Trasferirsi in Tunisia grazie al prestito con la Cessione del Quinto della pensione

Vuoi realizzare il progetto di trasferimento in Tunisia da pensionato e vuoi reperire la liquidità necessaria per farlo?

Richiedendo un prestito con la Cessione del Quinto della pensione potrai trasferirti in piena serenità senza sentire minimamente l’investimento effettuato. Perchè? Perchè il prestito con la Cessione del Quinto oltre ad essere sicuro e veloce, ti permette di rimborsare l’importo richiesto in piccole e comode rate che ti verranno detratte direttamente dalla pensione, ma prima che tu te ne accorga avrai già ricevuto il conguaglio IRPEF e la pensione lorda che ti spettano grazie al trasferimento di residenza fiscale in Tunisia!

Per assistere i pensionati italiani in tutte le loro esigenze, anche quelle finanziarie, abbiamo stipulato una convenzione con wowcredit.it, abilitato ad erogare prestiti con cessione del quinto a condizioni davvero vantaggiose, nei confronti dei pensionati che contattano Expatria e che vogliono trasferirsi in Tunisia.

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